Vorrei postare questo esilarante pezzo scritto da Lucio Gardin, domenica 24 Novembre sul quotidiano l’Adige. Apprezziamo l’ironia, sempre fantastica, di Lucio, e ringraziamo per la menzione!
Cogliamo l’occiasione per invitare i curiosi a vedere quello che altri architetti preparano a Calavino per il presepe vivente: gli architetti si chiamano volontari e la loro parcella è un bicchiere di vin brulè a fine evento! Lucio ti aspettiamo!!!
Dal quotidiano l’Adige di Domenica 24 Novembre.
Di Lucio Gardin
Sono ripartiti i mercatini di Natale, e la nostra regione si prepara ad accogliere mandrie di stormi di branchi di corriere e camper. Ostrogoti da Brescia, visigoti da Verona, carampane da Berghem, cimbri da Palù, Unni dalla Sardegna, altri da Sardagna; tutti convergenti, come pianeti congiunti nel sistema solare, verso i nostri mercatini. Partono col pullman da ogni città e, come una moderna via Crucis, si fermano a ogni stazione per rendere omaggio alle casette: prima Arco, poi Rovereto, poi Trento, poi Bolzano, poi Merano, poi Innsbruck. E al termine della via Crucis (al rientro dall’ultimo mercatino) scoprono che le casette erano pressoché tutte uguali, ma ormai è tardi e si torna a casa. Con do bale. Tra le novità dei mercatini di quest’anno, da notare la presenza, tra le altre casette in piazza Fiera, anche di casetta Pound, per la gioia del questore. E la seconda novità, ancora più importante, è che quest’anno i mercatini sono stati disegnati da Renzo Piano, e presentati da Enrico Bertolino. I due hanno un accordo con la Provincia, tipo scheda telefonica con ricarica da esaurirsi entro fine anno, e per questo ormai sono chiamati a qualsiasi evento. Infatti, oltre ai mercatini, Renzo Piano ha già firmato la desmontegada delle caore, il presepio vivente di Calavino, e la coreografia del saggio di danza della figlia del nipote di Mellarini. E già che c’era, visto che Trento non aveva neanche un albero di Natale, ci ha pensato l’archistar con l’installazione futurista di un centinaio di grandi bocce attorno al Muse. Così ora anche Trento ha l’Albere di Natale. Tutto molto bello. Ma vorrei esprimere una critica agli organizzatori dei mercatini. Voglio dire, come poi chiamarli mercatini de Nadal, se del più forte tennista al mondo no ghè gnanca na foto? Na racchetta? Do bale? È millantato credito. È come organizzare i mercatini de Moser senza na bici. L’è come far i mercatini de Schumacher e no trovar gnanca en litro de benzina. Beh, in quel caso, alla benzina me par che i diseva che ghe pensa el Grisenti.